A volte ritornano: Quai d’Orsay

quai-d-orsaiA sei anni di distanza il Calle torna ad occuparsi di questa marca di Avana speciale: Quai d’Orsay.

Speciale nel senso di esclusivo prodotto di nicchia.

Gli associati della prima ora si ricorderanno certamente dell’incontro tenuto a Brescia, una sorta di protoinaugurazione, dove venne presentato e fumato un sigaro di cui nessuno sapeva nulla: la Coronas di Quai d’Orsay. http://www.calledelaindustria520.org/schede-humidor/Quaydorsay%20coronas.php

Sigaro che ancora oggi è misconosciuto.

Questa bella storia ha inizio l’8 novembre 1972 quando il ministro delle finanze francese Valéry Giscard d’Estaing ordina alla Seita (l’allora monopolio di stato) di creare un sigaro Avana che dia lustro e prestigio alla nazione.

La questione viene affrontata da Gilbert Belaubre uno dei personaggi europei più importanti del nostro beneamato mondo del sigaro) il quale dopo un viaggio di fortuna con un aereo ad elica atterra a Cuba. Ci vorranno due anni affinché i primi Quai d?orsay sbarchino a Parigi: quattro Avana totalmente a mano, per la Seita, riservati al mercato francese e che hanno per missione di portare sull’intero pianeta il prestigio del Ministero degli affari esteri francese.

quai-d-orsai-imgNon si tratta di un Avana qualsiasi: capa chiara, ligada estremamente innovativa, più leggero, più aromatico, lo definiremmo nel XXI secolo un Avana di nuova generazione. E proprio qui risiede l’interesse di questa marca nella storia del sigaro: quella di pioniere, di precursore del gusto che poi si sarebbe diffuso dalla metà degli anni Novanta.

A partire dal 1992 con la fine degli accordi con Davidoff e Dunhill, anche Quai d’Orsay naviga in cattive acque: è un nome troppo francese, mal visto dalla dirigenza cubana. La Seita vende il marchio a Tabacuba per un franco simbolico. Inizia un periodo tormentato che si concluderà solo nel 2004. I sigari dapprima giungono nelle tabaccherie a corrente alternata, poi, e siamo nel 2000, la qualità lascia perplessi anche i sostenitori più accaniti come noi.

La svolta nel 2004, come dicevamo, quando la Coprova, la società che distribuisce in Francia gli Avana, convince Habanos a puntare su questa marca di nicchia. La qualità diviene irreprensibile e le tabaccherie francesi vengono inondate di tutte le vitolas:
Coronas (€ 7,10), Gran Coronas (€ 7,40), Imperiales (un churchill ad €. 11,70) ed infine Panetelas (€ 6,00).

Sono sigari di gran classe, se fumati dopo un minimo di quattro anni, che sprigionano ricchi aromi fiorili e fruttati su di un corpo medio-leggero. Ottimi come aperitivo (tranne l’Imperiales, consigliato anche dopo cena, magari d’estate) aggiungono al repertorio degli Avana quelle caratteristiche di fruibilità che tanta fortuna hanno portato ad altri terroir.