Cabecear: sistemare le foglie in modo che la base della venatura coincida.
Cabeza: nome dato all’estremità del sigaro che il fumatore porta alle labbra. Se questa è di forma tonda si dice che il sigaro è de cabeza. Se di forma appuntita che è de perilla.
Cabinet: scatola realizzata in cedro spesso, normalmente laccata o verniciata, nella quale i sigari sono sistemati in mazzi (mazos). Si utilizza solo per i sigari di qualità superiore.
Cabo: Il cabo o colilla è il mozzicone del sigaro.
Cachazudo (feltra annega treitsche malefida): bruco nemico del tabacco, soprattutto quando le piante sono piccole. Nascosto durante il giorno nel terreno, esce di notte per mangiare lo stelo delle piante più giovani e staccare le foglie più alte per mangiarle a terra.
Cachimba: pipa per il tabacco o sigari arrotolati a forma di pipa.
Caja: scatola di legno di cedro dove si collocano i sigari per la vendita e che a Cuba si chiama cajón. Le casse correnti sono agghindate con carta litografata. La scatola più comune è di 25 sigari anche chiamata cuadragésimo.
Caja de anillar: recipiente di legno, provvisto su un lato di una guida movibile, per determinare la giusta altezza alla quale collocare l’anilla del sigaro, sulla base della sua lunghezza.
Caja de galera: cassa di legno sulla quale si mettono le foglie miscelate che vengono prese dal tripero e consegnate sopra un panno umido a ciascun torcedor.
Caja de liga: grande recipiente di legno dove viene posto il tabacco leggermente umidificato, una volta miscelato.
Caja de tercio: attrezzo di legno utilizzato per confezionare le balle.
Calibre: grandezza che esprime il diametro di un sigaro e si esprime normalmente in sedicesimi di pollice. Si chiama anche cepo ed in inglese ring gauge.
Calidad: per il tabacco che non ha ancora subito il processo industriale (en rama) la calidad (qualità) esprime la quantità di umori oleosi; la raccolta delle annate secche sono di calidad; quella delle annate umide si dicono ligeros (leggere). Per il tabacco arrotolato rappresenta l’insieme delle sue qualità.
Camada: denominazione attribuita alle differenti foglie del tabacco che si pongono ad essiccare impilate nelle casas del tabaco sullo stesso bastone. Si chiama camada anche ciascuno dei ripiani di sigari di una cassa.
Camellon: solco.
Candelilla (phthorimafa operculella zeller): bruco di una piccola farfalla notturna abbastanza rara a Cuba; si attacca alle foglie inferiori, ma senza gravi conseguenze.
Canasta: cesto di giunco, largo e poco profondo, utilizzato per il trasporto delle foglie nelle vegas e dei mazzi nelle casas del tabaco e nelle manifatture.
Candela: Vedasi claro claro.
Cañon: bonche o corpo del sigaro di cui non sono stati ancora terminati né la testa né il piede. Quando è simmetrico si chiama cañon parejo; quando presenta rigonfiamenti a fuso si chiama cañon ahuevado.
Cantero: divisione dei vivai che permette una più facile circolazione. Ogni cantero misura 18 m. di lunghezza e 1 m. di larghezza e sono separati fra loro da un passaggio che misura 0,4 m.
Capa: foglia di tabacco che per le sue qualità elastiche e di finezza viene destinata ad avvolgere l’anima del sigaro formata dalla tripa e dal capote, fornendo al sigaro il rivestimento esterno.
Capadura: foglia di tabacco che proviene dal germoglio una volta eseguita la prima potatura (vedasi principal). E’ di qualità inferiore e si utilizza come trinciato ed alcune volte come ripieno.
Capataz: nella raccolta del tabacco il capataz è incaricato dell’organizzazione e supervisione del lavoro; lo stesso avviene nelle manifatture ove egli esegue un lavoro analogo. Grazie alla sua esperienza ed alla conoscenza dell’industria del tabacco gli si affida la prosperità della fabbrica ed il prestigio della marca che elabora.
Caperos: foglia di tabacco che può essere utilizzata come capa.
Capones: vedasi mamones.
Capote: foglia da sottorivestimento scelta tra quelle di volado più lunghe, che avvolge l’anima (tripa) prima che il tutto sia ricoperto dalla capa.
Carmelita: vedasi colorado.
Casa del tabaco: capannone di altezza elevata per l’essicazione e lavorazione (curación)delle foglie di tabacco raccolte.
Casillas: casse o scomparti in cui vengono sistemate le foglie dopo la classificazione e la sistemazione in mazzi. Il tempo di conservazione nelle casillas dipende dalla natura e qualità del tabacco.
Casquillo: frammento circolare di foglia da capa col quale si colloca il pañuelo terminando così la testa del sigaro. Il suo nome deriva dallo strumento cilindrico col quale si taglia.
Catadores: addetti delle fabbriche che giornalmente provano i sigari per verificarne la qualità.
Cedro (cedrella odorata): albero indigeno della famiglia delle meliacee, spontaneo a Cuba, abbastanza comune sulle colline e sui terreni calcarei. Fornisce un legno elastico, leggero, poroso e facile da lavorare; è troppo amaro per gli insetti e le sue caratteristiche lo rendono adatto alla fabbricazione delle scatole da sigari. Il suo profumo gradevole, tipico e inconfondibile fa sì che questo legno sia specialmente indicato per contribuire a mantenere il profumo dei sigari.
Celofano: pellicola trasparente (celophan) che avvolge alcuni sigari e alcune scatole per sigari (mazos).
Centesimos (1/100): imballaggio da dieci sigari (cento scatole per un totale di mille sigari).
Centro: parte del corpo del sigaro (bonche) equidistante da testa (perilla) e piede (boquilla).
Centros: foglie che occupano la parte centrale della pianta del tabacco, tra la coronas e l’uno y medio. Sono le migliori foglie della pianta e si suddividono, dall’alto in basso, in centro gordo, centro fino, e centro ligero.
Cepo: strumento di legno che serve per misurare la lunghezza del sigaro. Possiede nel centro un foro che indica il diametro (vedasi calibre) e fornisce al torcedor le dimensioni precise del modulo che deve confezionare.
Chaveta: taglierina di acero senza manico, di lama corta, larga e circolare nel lato tagliente, utilizzata dal torcedor per tagliare la capa, terminare la testa e modellare il cannone del sigaro.
Cheesecloth: telo con la quale a volte si coprono certe piantagioni di tabacco (spesso quelle utilizzate per foglia da capa). Fu introdotta da Don Luis Marx.
Chichones: vedasi baches.
Chinchal: nome attribuito a Cuba ad una piccola fabbrica di sigari.
Chivichanas: piccole foglie di scadente qualità che nascono dopo la terza potatura della pianta del tabacco.
Chupones: Vedasi mamones.
Churchill: nome attribuito ai sigari con dimensione approssimativamente uguali a quelli con nome di galera denominata Julieta 2, di largo cm. 17,8 e cepo 47.
Cigarro: tabacco attorcigliato. Rotolo di foglie di tabacco che si accende ad un estremo e si tira o fuma dalla parte opposta. A Cuba indica la sigaretta.
Claro: nome attribuito alla capa di colore marrone chiaro. E’ il colore della capa di origine Connecticut (connecticut shade).
Claro Claro: nome attribuito alla capa verdognola. Si chiama anche candela o AMS (american market selection).
Clase: nome attribuito a ciascuna classificazione del tabacco prima della lavorazione industriale.
Classificación: operazione conosciuta anche come abertura, apartadura o escogida e consiste nel classificare le foglie di tabacco a seconda del colore, della taglia, della struttura, dello spessore, della qualità, della limpidezza ed altre qualità.
CMC (carboxi-metilcellulosa): composto chimico derivato dalla cellulosa, sotto forma di polvere bianca, che mescolato ad acqua, forma una sostanza gommosa utilizzata dal torcedor per confezionare i sigari.
Cobertor: foglia o tela stesa sulle sementi per proteggerle dall’inclemenza del clima.
Coger la tripa: formare un rotolo composto dal tabacco da tripa (anima) e dal capote (sottofascia) della dimensione richiesta dal modulo che si deve confezionare.
Cogollero (hellotis virescens fabr): piccolo bruco comune e molto nocivo che attacca la pianta del tabacco durante tutto il periodo della crescita, buca le foglie rendendole inutilizzabili per il rivestimento, danneggiando anche le piante.
Cohiba: nome originario del sigaro presso gli indigeni dell’isola di Cuba, destinato all’uso esclusivo di sacerdoti e caciques.
Cohoyo de palma: cordicella fatta con foglie essiccate di palma.
Colilla: mozzicone del sigaro che si spegne alla fine della fumata. A Cuba si chiama anche cabo.
Color: nome attribuito alla capa del sigaro classificato sulla base della brillantezza (brillo), sfumatura, tinta e saturazione del colore. Esso varia in relazione ai mercati a cui si destinano i prodotti da claro claro, claro, colorado claro, colorado, colorado maduro, maduro e oscuro.
Colorado: nome attribuito alla capa di colore marrone castano con sfumature rossicce. Si chiama anche Carmelita o EMS (English Market Selection).
Colorado claro: nome attribuito alla capa di colore marrone intermedio. Si chiama anche natural.
Colorado maduro: nome attribuito alla capa di colore marrone scuro.
Combustibilidad: facilità di combustione del sigaro. Quando un sigaro non brucia bene, lo si definisce jorro (avaro).
Concha: Vitola di forma corrente ma corta.
Condición: l’insieme delle cure con cui vengono seguite tutte le fasi di lavorazione, dal processo di fermentazione e di preparazione fino alla confezione del sigaro.
Corojo: varietà di pianta del tabacco il cui nome proviene dalla piantagione da cui la semenza fu elaborata e dalla quale a Cuba si ottenevano le foglie da capa nella seconda metà del XX secolo, mediante coltivazione tapado (vedasi).
Coronas: foglie che occupano la parte superiore della pianta, sopra il centro.
Cortar al brazo: operazione di taglio del tabacco che consiste nel collocare sopra il brazo il pezzo di arbusto da tagliare.
Cortar al suelo: operazione di taglio del tabacco che consiste nella raccolta al suolo delle foglie precedentemente tagliate dalla pianta e raccolte da un operaio per porle nel cuje.
Cortar con palo: operazione di taglio del tabacco con la quale si ottiene un paio di foglie unite da un pezzo di germoglio o ramo. Si veda mancuerna.
Corte: raccolta graduata delle foglie di tabacco a intervalli di una settimana. Si veda recollección.
Cosechero: agricoltore che coltiva il tabacco in gran scala.
Costa norte: zona di Vuelta Abajo che comprende una parte dei comuni di Consolacion del Sur, Mantua, Pinar del Rio, San Luis.
Costa sur: zona di Vuelta Abajo che comprende una parte dei comuni di Consolacion del Sur, Pinar del Rio e San Luis.
Costeros: pannelli di legno collocati su ambo i lati di una cassa di sigari.
Costillas: intreccio di venature fini che partendo dalla zona centrale attraversano la foglia di tabacco. Per la foglia da capa la sottigliezza di queste venature è uno dei fattori determinanti del suo valore.
Criollo: varietà autoctona delle piante del tabacco rappresentativa del genuino tabacco nero (negro) cubano dalla quale, a partire dagli anni ’40, si ottengono a Cuba le foglie da sottofascia e tripa coltivata al sole.
Crudo: tabacco che non ha completamente eliminato i suoi umori; un tabacco di qualità (de calidad) li mantiene più a lungo di uno libero. Concetto che si contrappone a quello di curado (fermentato).
Cuadragésimos (1/40): imballaggi da venticinque sigari (quaranta scatole per mille sigari).
Cubierta: carta litografata (habilitación) posta sul coperchio di una cassa di sigari.
Cuje: asta di legno di diametro regolare sulla quale vengono appese le foglie di tabacco ad essiccare. Questo termine viene utilizzato per indicare la quantità di foglie sistemate su ogni asta.
Culata: porzione di tettoia della casa del tabaco posta davanti ed in fondo della stessa.
Curación: processo di essiccazione e fermentazione a cui si sottopone il tabacco dopo la raccolta sino a quando è in condizione di essere lavorato. Queste operazioni iniziano nelle casas del tabaco e terminano nelle manifatture e sono più o meno lunghe a seconda della calidad del tabacco stesso.
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