Lettere da Cuba:FESTEGGIANDO IL DELIZIOSO HABANO

quiroga-foto2di ORLANDO QUIROGA

Cari amici di “Calle de la Industria”, probabilmente starete pensando che io vi abbia un po’ messo da parte, ma la verità è che sono molto impegnato nella stesura del mio sesto libro “SI LA HABANA TE CONTARA” , una serie di aneddoti, dagli anni Venti ai nostri giorni, riguardanti questa incredibile città.

Nonostante alcune pagine trattino del tema del sigaro avana, l’opera non è dedicata a questo argomento. Il fatto è che ne ho già scritti tre a tal riguardo. Il primo, “Arte y Mística”, pubblicato da Mauricio Abady negli Stati Uniti; il secondo, “El Habano al rojo vivo”, edito da Epicur in Spagna ed il terzo, “Pasión Habanos”, pubblicato in Italia su iniziativa dei fratelli Bassan e dei fumatori del Cigar Club di Iseo e Brescia. Penso proprio che sia sufficiente, vero?

Per dimostrare che non mi dimentico affatto dei miei amici italiani, dedicherò loro il resoconto di due importanti manifestazioni che hanno avuto luogo nella seconda metà del mese di novembre del 2005.

La prima, promossa dalla Corporación Habanos s.a., ha riunito i manager del Mercado Interno a Cuba.

La seconda è stata l’affascinante festa annuale della Casa Partagás e del suo brillante direttore, Abel Expósito. Dozzine di amici, provenienti da ogni parte del mondo, si sono riuniti all’Avana per cinque giorni di festa e per l’assaggio di ottimi sigari. Coctail di benvenuto ne “La Macumba”, un giorno in campagna, un altro al mare e, per finire, l’elegantissima Cena di Gala, nei saloni dell’Hotel Meliá Habana.

Casualmente entrambi gli eventi si sono tenuti in differenti sale di questo hotel, situato in riva al mare. Un duro lavoro per rimediare rapidamente ai danni causati dalle enormi onde che durante l’interminabile giornata avevano attaccato con forza il molo, staccando alcuni pezzi di muratura.

Durante la Cena di Gala la presentatrice Raquel Mayedo ha invitato tutti a partecipare all’attesa asta che lei stessa ha curato. Un altro dei momenti emozionanti è stato, in particolare per Abel Expósito e per chi scrive, la consegna ad ognuno dei due di una coppa di cristallo, bronzo e marmo, in stile Art-Decò, da parte dell’imprenditore greco-canadense Ted Bakodimos.

La cena, con i suoi begli addobbi floreali su ogni tavolo, è stata preceduta dalla mostra del fotografo Miguel Puldón e del pittore Milton. Le vettovaglie e le porcellane brillavano di luci disegnate con maestria.

Come antipasto una coppa di crema, frutta e gamberi; poi l’aragosta nel suo guscio seguita dal filetto accompagnato da salse e da squisiti contorni. Davanti al “Cubita” è stato servito il dolce, un tiramisù italiano adagiato su mezzo frutto di guayaba tagliata a forma di corona reale.

Spero di non attendere tanto per poter tornare in Italia; magari per la promozione del libro che lì verrà pubblicato. Non vedo l’ora di abbracciare tutti i miei amici che vivono in quel bel Paese, ricco di storia.

Quindi…a presto!

(traduzione a cura di Elisabetta Longhi)